CHARLES
DARWIN

TEORIE
Sulla
base di tali riflessioni, ed in sintonia con i Principi di geologia
di Charles Lyell e il Saggio sui principi della popolazione di
Malthus , Darwin scrisse gli Appunti sulla trasformazione delle
specie. Ben consapevole dell'impatto che la sua ipotesi avrebbe avuto
sul mondo scientifico, Darwin si mise ad indagare attivamente alla
ricerca di eventuali errori, facendo esperimenti con piante e
piccioni e consultando esperti selezionatori di diverse specie
animali. Nel 1842 stese un primo abbozzo della sua teoria, e nel 1844
iniziò a redigere un saggio di duecentoquaranta pagine in cui
esponeva una versione più articolata della sua idea originale sulla
selezione naturale. Fino al 1858 non smise mai di limare e
perfezionare la sua teoria.
Con
la teoria evoluzionistica Darwin dimostrò che l'evoluzione è
l'elemento comune, il filo conduttore della diversità della vita.
Secondo una visione evolutiva della vita, i membri dello stesso
gruppo si assomigliano perché si sono evoluti da un antenato comune.
Secondo l'opinione di Darwin, le specie nascono mediante un processo
di “discendenza con variazione”. Fatto ancora più importante,
nel suo trattato sull'origine delle specie, Darwin oppose la teoria
della selezione naturale per spiegare con quali meccanismi avviene
l'evoluzione.
La
teoria evoluzionistica di Darwin si basa su tre presupposti
fondamentali:
- Riproduzione: tutti gli organismi viventi si riproducono con un ritmo tale che, in breve tempo, il numero di individui di ogni specie potrebbe non essere più in equilibrio con le risorse alimentari e l'ambiente messo loro a disposizione.
- Variazioni: tra gli individui della stessa specie esiste un'ampia variabilità dei caratteri; ve ne sono di più lenti e di più veloci, di più chiari e di più scuri, e così via.
- Selezione: esiste una lotta continua per la sopravvivenza all'interno della stessa specie e anche all'esterno. Nella lotta sopravvivono gli individui più favoriti, cioè quelli meglio strutturati per giungere alle risorse naturali messe loro a disposizione, ottenendo un vantaggio riproduttivo sugli individui meno adatti.
La
selezione naturale avviene quando variazioni ereditabili vengono
esposte a fattori ambientali che favoriscono il processo riproduttivo
di alcuni individui rispetto ad altri. Egli affermò che l'evoluzione
di nuove specie deriva da un accumulo graduale di piccoli
cambiamenti. Ciascuna specie presenta una propria serie di
adattamenti, ossia di caratteristiche che si sono evolute mediante la
selezione naturale; comprendere in che modo gli adattamenti si sono
evoluti per selezione naturale è di estrema importanza nello studio
della vita quindi nella biologia.
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